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Al servizio dei “signori malati”

Posted On 8 Maggio 2017 By admin In Ambasciata /  

5 maggio 2017

Intervista a fra Giacomo Dalla Torre luogotenente di Gran Maestro dell’Ordine di Malta – L’Osservatore Romano

Order of Malta SerbiaUn organismo quasi millenario che ha avuto come obiettivo primario quello di offrire aiuto, sostegno, vicinanza ai malati, ai poveri, agli esclusi. Oggi in tutto il mondo, senza distinzioni di nazionalità, lingua, religione. Con i suoi tredicimila membri e i centomila volontari e dipendenti, il Sovrano militare ordine di Malta è una realtà che è sempre stata al servizio della Chiesa e del bene integrale dell’uomo. Ne parla in questa intervista all’Osservatore Romano, il luogotenente di Gran maestro appena eletto, fra Giacomo Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto, che, come primo impegno pubblico, accompagnerà i “signori malati” a Lourdes nel pellegrinaggio internazionale al quale parteciperà l’arcivescovo Angelo Becciu, sostituto della Segreteria di Stato e delegato speciale del Papa per l’ordine.

Che significato assume questa coincidenza tra l’elezione e il pellegrinaggio?

Il pellegrinaggio internazionale dell’ordine di Malta a Lourdes organizzato ogni primo fine settimana di maggio da 59 anni, rappresenta un momento molto importante e ricco di significati per i membri dell’ordine e per i suoi volontari. Sono per questo particolarmente lieto di dare inizio al mio mandato di luogotenente di Gran maestro con questo evento che riunirà circa settemila persone da tutto il mondo. Non importa quante volte si è partecipato al pellegrinaggio: è sempre una nuova esperienza che arricchisce l’anima e ci avvicina al Signore. Sono certo che questo pellegrinaggio con i “signori malati” — come chiamiamo i nostri assistiti — mi darà una nuova forza per affrontare le sfide che dovrò affrontare in questo nuovo incarico.

Cos’è oggi l’ordine e come si concretizza il servizio a poveri e malati, che è all’origine della sua storia e della sua specificità?

L’ordine di Malta ha una storia di quasi mille anni. Nasce in Terra santa come ordine ospedaliero e nel corso del tempo, anche in momenti di grande difficoltà, non ha mai dimenticato la sua missione: aiutare i poveri, i malati, gli esclusi, insomma chiunque viva nel bisogno, senza distinzione di origine o religione. Lo stabilisce la nostra carta costituzionale. I nostri centomila volontari e dipendenti e i 13.500 membri mettono in pratica questo principio ogni giorno, nei 120 paesi dove operiamo. Le nostre opere rispondono ai bisogni di chi assistiamo: gestiamo mense sociali e centri medici, sosteniamo programmi di accompagnamento di disabili e anziani, prestiamo soccorso sanitario alle persone che fuggono dalla guerra e dalla povertà, sia in terraferma sia nel Mediterraneo sulle imbarcazioni della Marina militare italiana, interveniamo in caso di disastri naturali.

Questa presenza capillare pone l’ordine in prima linea a contatto con culture, lingue, tradizioni e religioni diverse. Quale significato assume questo ruolo così particolare?

Tempo fa con una battuta un giornalista ha definito l’ordine di Malta un’antica espressione delle Nazioni Unite. In effetti l’ordine raggruppa associazioni, corpi di volontariato e di soccorso, ambasciate, in tutto il mondo. E tutte queste entità hanno tutte il medesimo obiettivo: alleviare la sofferenza dei nostri fratelli. A questo scopo l’ordine è per costituzione neutrale e apolitico. Non agisce in base ad agende politiche o economica, ed è questo il nostro vero punto di forza, che ci permette di operare e di essere accolti da comunità diverse, anche in zone critiche. Per esempio, in Turchia al confine con la Siria operiamo in un ospedale da campo e le nostre cliniche mobili portano assistenza medica nei campi rifugiati nel nord Iraq. In Libano alcuni progetti medico-sociali vengono gestiti in stretta collaborazione con le comunità sciite e sunnite: un bellissimo esempio di collaborazione tra confessioni diverse. A Betlemme il nostro ospedale della Sacra Famiglia fa nascere ogni anno oltre tremila bambini. In Germania abbiamo circa 150 centri di assistenza per i migranti. Per noi lingue, culture e tradizioni diverse sono un arricchimento e non una minaccia.

Suo nonno Giuseppe è stato direttore dell’Osservatore Romano dal 1920 al 1960. Che ricordi ha?

Mio nonno era una persona molto diretta e affettuosa. Come gran parte dei veneti aveva uno spiccato senso dell’umorismo e amava fare battute. Venne chiamato a dirigere «L’Osservatore Romano» in decenni difficilissimi. Durante il fascismo, il nonno si schierò apertamente contro la persecuzione degli ebrei e degli antifascisti e ospitò a casa sua, in Vaticano, diversi oppositori del regime, tra cui Alcide De Gasperi. Per le sue posizioni la nostra famiglia ha vissuto dei momenti difficili. Era davvero un cattolico molto impegnato.

di Nicola Gori

Concluso "A Hot meal in a cold winter"
Fra’ Giacomo Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto è stato eletto Luogotenente del Gran Maestro del Sovrano Ordine di Malta


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Giuramento del nuovo Presidente della Repubblica - Belgrado, 31 maggio 2017. L’Ambasciatore Alberto di Luca, nel saluto successivo alla cerimonia, ha trasmesso al Presidente Vučić le vive congratulazioni, e i voti augurali per la sua alta missione, del Luogotenente di Gran Maestro del Sovrano Ordine, Frà Giacomo Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto, ricambiati dal Presidente che ha sottolineato l’amicizia e le cordiali relazioni tra la Serbia e l’Ordine di Malta.

Palazzo Serbia, Belgrado, L'Ambasciatore Alberto di Luca passa in rassegna il picchetto d'Onore delle Forze Armate Serbe in occasione della consegna delle Credenziali al Presidente della Repubblica.

Belgrado, 11 giugno 2012. Cerimonia di insediamento del nuovo Presidente della Repubblica di Serbia, S.E. Tomislav Nikolic. L'Ambasciatore Alberto di Luca ha portato al Presidente Nikolic il saluto e l'augurio del Gran Maestro dell'Ordine, Fra Matthew Festing.

Belgrado, 18 ottobre 2010, Cerimonia della consegna delle Lettere Credenziali da parte dell'Ambasciatore Alberto di Luca al Presidente della Repubblica Boris Tadic.

Patron del “Make a WISH” e graditissimo ospite al Twiga di Montecarlo, per il charity-dinner del 19 giugno, SAR il Principe Aleksander II, qui con la Principessa Katarina. A sinistra nella foto, il primo Segretario d’Ambasciata, Giorgio Giuliano, e l’Amb. Alberto di Luca.

Venuto appositamente dalla Serbia per partecipare alla charity-dinner organizzata in favore del progetto “Make a WISH” dell’Ambasciata del Sovrano Ordine di Malta a Belgrado, S.E. Rev.ma l’Arcivescovo di Belgrado Mons. Stanislav Hocevar.

Per la Festa Nazionale del Sovrano Ordine di Malta, la Tosca al Teatro dell’Opera; Belgrado, 24 giugno 2015.

La delegazione dei parlamentari serbi alla PAM con l'Amb. Alberto di Luca.

Anche per il 2015 l’Ambasciata del Sovrano Ordine di Malta in Serbia, sarà al fianco di chi ha bisogno di “un pasto caldo in un inverno freddo”. Con la collaborazione logistica di Caritas Serbia, in ogni week-end del freddo inverno serbo, ad Aleksinac e Šabac, si ripeterà l’iniziativa che ha soddisfatto più di 3.000 persone nell’inverno del 2014.

Nella foto, da sinistra S.E. il Metropolita Ortodosso Irinej Dobrijevic, l’On. Vladimir Marinkovic, S.A.R. il Principe Aleksandar II Karadjordjevic, l’Amb. Alberto di Luca, il Professor Oliver Antic, il Nunzio S.E. Rev.ma Mons. Orlando Antonini, il Dottor Federico Bolondi e l’Arcivescovo cattolico a Belgrado S.E. Rev.ma Mons. Stanislav Hocevar.

Inaugurazione della Casa di Nurdor

Nel corso delle celebrazioni, Sua Santità il Patriarca Irinej, ha insignito dell'alta onorificenza di "Santo Imperatore Costantino" l'Ambasciatore Alberto di Luca, ringraziandolo per il Suo impegno diplomatico e umanitario ispirato ai valori della comune Fede cristiana.

La nuova sede dell'Ambasciata dell'Ordine di Malta è stata inaugurata e benedetta dal cardinale Angelo Scola, Arcivescovo di Milano, e inviato speciale del Papa Francesco per celebrare l'Editto di Costantino. L'Ambasciatore Alberto di Luca ha accolto il cardinale accompagnato dall'Arcivescovo di Belgrado Mons. Hocevar.

1113/2013: inaugurazione nella sede del Parlamento Serbo della mostra fotografica sui 900 anni della bolla papale che ha istituito la Sovranità dell'Ordine.

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